La denominazione “Colli Euganei” si pensa nasca tra il ‘400 e il ‘500, ma non è esclusa una data più antica. Infatti, in Lucano (Pharsalia VII,194) si legge: «Euganeo, si vera fides memorantibus, augur / colle sedens, Aponus terris ubi fumifer exit / atque Antenorei dispergitur unda Timavi». Tradotto letteralmente in: “L’augure, seduto su un colle euganeo, se vera fede in chi ricorda, là dove Aponus sgorga con le sue esalazioni dalla terra e si disperde l'acqua dell'antenòreo Timavo”, ci dice che poco prima della battaglia di Farsalo l’augure Gaio Cornelio, è seduto su un colle euganeo nel dare il suo responso.
Abbiamo quindi l’abbinamento tra i termini “colle” e “euganeo” e poiché Lucano era molto famoso nel Medioevo, da questo passo potrebbe essere nato il nome “Colli Euganei”, perciò potrebbe essere possibile retrodatare la sua origine tra il ‘200 e il ‘300.
E prima? Nell’epoca romana i Colli Euganei non avevano un nome specifico, ma erano semplicemente montes, cioè “i Monti”, in opposizione alla pianura.
Colli Euganei è sempre riferito al complesso di rilievi e mai a un’altura singola; infatti, il singolo edificio non è chiamato “colle” (salvo qualche eccezione) ma “monte”: Monte della Madonna, Monte grande, Monte Venda ecc., quindi, prima di assumere la denominazione Colli Euganei, il nome dei nostri colli era semplicemente “I Monti”.
I Colli Euganei sono una serie di emergenze di origine vulcanica che si trovano a Sud Ovest di Padova, e occupano un'area ellittica di quasi 22.000 ettari, compresa tra i fiumi Adige e Brenta.
Non sono veri vulcani ma antichi corpi subvulcanici le cui lave si sono solidificate sotto i sedimenti marini e poi messi a nudo dall'azione erosiva sulla coltre superficiale.
L'incontro della lava che fuoriusciva da fratture dell'antico fondale oceanico con le rocce sedimentarie, che sono state sollevate e parzialmente erose, ha dato origine ai molteplici aspetti di questi rilievi.
I Colli Euganei rappresentano il settore più meridionale delle Alpi Meridionali o Sudalpino e sono collocati sulla microplacca Adria, che si muove in modo indipendente dalla placca Africana e da quella Euroasiatica, ruotando in senso antiorario mediamente di 2 mm/anno e spostandosi in direzione NNE.
In particolare, l'area d'interesse fa parte del sistema di avanfossa appenninica, il cui alto strutturale comprende i Monti Lessini, Monti Berici e Colli Euganei, mentre la fossa interna è riempita dai sedimenti quaternari.
Tra l'Eocene e l'Oligocene, il rollback della placca Europea ha provocato la risalita di un flusso di mantello con l'effetto di distensione della microplacca Adria - evidenziata dalla presenza di faglie dirette con orientazione prevalente NNO-SSE e NE-SO, secondo le direzioni delle grandi linee tettoniche Schio - Vicenza e Riviera dei Berici (fig. in fondo) - e la formazione di magma, che è risalito formando i corpi subvulcanici euganei.

L'area euganea, pur essendo relativamente stabile, è anche coinvolta in fenomeni sismici che interessano il Veneto, a causa del movimento della microplacca Adria e alla presenza del sistema di faglie Schio - Vicenza.
In epoca storica, terremoti di elevata intensità si sono avuti nel 1004, 1117 - il più violento avvenuto nell'area padana -, 1365, 1410, 1485, 1491, 1511, 1512, 1691, 1756, 1873, ma sismi di magnitudo inferiore a 3 si verificano frequentemente nel corso degli anni.
